La parte finale dell’intestino tenue si chiama ileo. La parte iniziale dell’intestino crasso si chiama cieco. Fra queste due strutture esiste una valvola che le congiunge, chiamata ileocecale, che ha la funzione di impedire il riflusso di materiali del processo digestivo dal cieco verso l’ileo. In altre parole, la valvola ileocecale svolge il compito di una porta con un solo senso. Quando questa porta è aperta i cibi non assorbiti dall’intestino tenue, sono spostati nel colon per l’evacuazione. Nel caso in cui la porta è chiusa, i cibi rimangono nell’intestino tenue per essere assorbiti. Qualora la porta dovesse bloccarsi in una posizione aperta, i rifiuti possono tornare indietro nell’intestino tenue e saranno assorbiti nel sangue con conseguenze negative per il corpo che ne sarà in un certo senso intossicato.
Quando questa valvola è irritata da un eccessivo consumo di cibi a cui si è particolarmente sensibili (variano da persona a persona), oppure quando si manifesta un blocco vertebrale che irrita il nervo responsabile del corretto funzionamento della valvola (tra la 12ma vertebra dorsale e la prima lombare), questa diventerà disfunzionale.
Le tossine contenute dal ristagno di rifiuti, saranno assorbite nel sangue, il quale le trasporterà in vari luoghi creando svariati problemi. Solitamente i sintomi peggiorano con il riposo (deposito di tossine) e migliorano con il movimento (smaltimento di tossine).
Queste tossine vanno a depositarsi in vari punti del corpo creando infiammazioni di organi e articolazioni con sintomi di dolore e gonfiore. I sintomi più comuni sono:
- tendinite dei gomiti
- dolore alla schiena a livello sacroiliaco e/o dorso-lombare
- vertigini
- occhiaie
- periartrite
- sindrome del tunnel carpale
- dolori inguinali e/o alla coscia
- dolore e/o gonfiore alla pancia
- acufene
- mal di testa e/o sinusite
- gastrite
- pallore, influenza, stitichezza, sete
E’ possibile avvertire più di uno di questi sintomi allo stesso tempo.
I nervi che si occupano di gestire il funzionamento della valvola ileocecale e del sistema digerente sono chiamati neurovegetativi. Il centro di controllo di questa attività è situato alla base del cervello, nell’ipotalamo, il quale è integrato con un’altra parte del cervello: il sistema limbico. Quest’ultimo è responsabile della gestione delle nostre emozioni ed il regolamento del nostro comportamento, dunque la disfunzione di tale valvola può anche risultare da stress eccessivi o prolungati.
In sintesi lo svilupparsi di questa sindrome, può essere determinato dalla perdita di armonia in ognuno dei tre fattori del corpo-mente, che noi chiropratici kinesiologi chiamiamo il triangolo della salute. Es: blocco vertebrale (disturbo strutturale), consumo di cibi a cui si è intolleranti (fattore metabolico) e stress cronico (fattore emotivo).
Consigli strutturali:
- una visita dal chiropratico per la rimozione dei blocchi vertebrali e per gli squilibri posturali.
- ginnastica per l’allungamento muscolare e il mantenimento di un buon tono muscolare.
- terapie ausiliari come l’agopuntura e massaggi linfatici e linfodrenanti (di cui il chiropratico kinesiologo è un esperto).
- applicare una borsa di acqua fredda (non ghiaccio) sopra la valvola, per 20 min. circa fino a farla diventare della temperatura corporea.
- massaggiare i punti di riflessologia della valvola ileocecale, intestino crasso, reni e ghiandola surrenale, sotto la pianta del piede.
Consigli metabolici:
- una dieta stabilita dal medico, per circa 7-10 giorni evitando:
- Bevande o cibi contenenti caffeina (caffè, te, cacao, bibite gasate)
- Patatine, popcorn, frutta secca
- Condimenti irritanti come aceto o salse (ketchup, maionese ecc.)
- Spezie come peperoncino, pepe, cannella ecc.
- Prodotti insaccati (prosciutto, salame ecc.)
- Tabacco
- Cibi surgelati e bevande in lattina
- Bevande alcoliche (vino, birra, cognac ecc.)
- Pane e farine bianche
- una dieta di mantenimento includendo frutta e verdura fresca di stagione, possibilmente cruda, pane e farine integrali.
- altri cibi potrà essere diagnosticati dl medico come intolleranti e/o allergici.
Alimenti nutritivi per la valvola ileocecale: Vitamine, Minerali, Erbe ecc.
Consigli emotivi/psicologici:
- ascoltare musica leggera, classica, new age
- meditazione: tecnica respiratoria cranio-sacrale concentrandosi sulla valvola ileocecale e sul cervello (immaginazione attiva)
- fare una lista dei propri problemi e delle proprie paure, stabilire se essi sono reali o no. Qualora dovessero essere reali, distinguere se sono attivi o passivi.
- Problemi passivi sono problemi reali ai quali però non si può reagire per correggerli (es. la morte di una persona cara). In questo caso è importante non soffermarsi sullo stato di dolore, ma lentamente cercando di accettare la situazione interpretandola come realmente è, in altre parole qualcosa che non dipende da voi. Durante questi momenti bisogna non colpevolizzarsi e restare al fianco di chi ha bisogno d’aiuto. In questi casi si consiglia di praticare tecniche di rilassamento.
- Problemi attivi sono quelli ai quali si può reagire per correggerli. Ci sono due processi di risoluzione dei problemi attivi: a lungo termine e a breve termine.
- Risoluzioni a lungo termine richiedono il tempo necessario per individuare e valutare la situazione che si è venuta a creare. Il primo step, dunque, consiste nello sviluppare una strategia, il secondo nel metterla in pratica. Se esiste più di un problema con risoluzione a lungo termine, è importante affrontarne uno per volta, dando la precedenza a quello che vi preoccupa maggiormente. Bisogna reagire vedendo la situazione come qualcosa che sarebbe accaduto, anche se in realtà è frutto di un errore commesso, tenendo a mente che tutti prendono delle decisioni sbagliate, ma è proprio attraverso queste che si costruisce l’esperienza nella vita. Quando si percepisce il problema come qualcosa di insormontabile, è importante ammettere a se stessi il bisogno d’aiuto e cercandolo in una persona fidata o in una figura professionale.
- Risoluzioni a breve termine richiedono un’analisi e correzione celere. Bisogna attrezzarsi per difendersi dall’imprevisto. Bisogna essere fermi nella propria determinazione. Quando la situazione diventa insostenibile, è opportuno scegliere la via del progresso. Non si deve aspettare di aver fortuna, ma piuttosto fare propria la fortuna attraverso il duro lavoro, forza e costanza interiori. L’impedimento temporaneo è di grande valore per la formazione della personalità. E’ proprio questo l’aspetto positivo delle avversità.